“La verità è rivoluzionaria e aiuta ad essere coraggiosi”
L’onorevole Gero Grassi, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro, ha parlato stamane agli studenti dell’IISS “da Vinci – Majorana” della vicenda professionale, umana, politica e drammatica di Aldo Moro, nell’ambito del progetto del Consiglio regionale della Puglia “Moro vive”. Il progetto è finalizzato al recupero della memoria storica del pensiero, dell’azione e della tragica fine dello statista pugliese e rilegge, in chiave critica, la storia della Repubblica italiana.
“Una scuola che affronta il caso Moro è una scuola coraggiosa”, ha esordito l’onorevole Gero Grassi. Questi, spinto daI bisogno di verità sull’eccidio di via Fani del 16 marzo 1978 e sul rapimento ed omicidio di Moro, dopo 55 giorni di prigionia, ha compiuto un percorso di ricerca durato otto anni e raccontato poi nel libro “la verità negata” e negli incontri in ogni regione d’ Italia.
Ai giovani bisogna consegnare la verità, ha detto, perché questi fatti non accadano più. Ma la verità, quando si parla di Moro, è una difficile conquista perché, in questi 42 anni, si sono raccontate troppe, pietose bugie.
Moro, che voleva riformare la scuola che deve educare, che considerava la persona prima di tutto, che voleva realizzare l’Europa dei popoli, è stato lasciato morire dal Paese; Moro, il professore universitario, Ministro della Pubblica Istruzione, Presidente del Consiglio è diventato martire laico della libertà e della democrazia.
Una scuola che affronta il caso Moro, allora, è una scuola coraggiosa che non guarda al passato, ma al futuro, al cambiamento in meglio dell’Italia, dell’Europa, del mondo, ispirata dal suo pensiero.
Moro non è morto, è stato ucciso, ma continua a vivere nel cuore di quanti aspirano a costruire un futuro migliore.
Mariella Dellegrazie